Road to the future: Samuele Bonetto, un iridato per la Zalf 2022
Giovedì 17 Febbraio
Samuele Bonetto, dopo aver vinto un europeo e un mondiale tra gli juniores. Ora sei alla Zalf, il primo approccio com’è stato?
Mi sono trovato subito bene, essendo trevigiano indossare la maglia della Zalf è davvero un grande onore ed un’emozione. Con i compagni mi trovo bene, sono gentili, simpatici e sempre pronti a dare una mano. Anche con lo staff ed i dirigenti mi trovo a mio agio. Devo dire che è un ambiente molto familiare dove nessuno mi mette eccessiva pressione.
La Zalf è una squadra che punta molto sull’esperienza dei corridori elite, con loro il rapporto com’è?
E’ bello avere accanto corridori che hanno tanta esperienza nella categoria, mi danno dei consigli su come approcciarmi al mondo degli under 23… A volte ho dei dubbi su come allenarmi o su come fare dei lavori specifici e posso tranquillamente chiedere a loro.
In un solo anno hai ottenuto tanto, dove pensi di poter migliorare ancora?
Tanto e in tanti ambiti, la partenza su tutti. Mi piacerebbe fare anche l’inseguimento a squadre, mi piace lo spirito di gruppo, ma devo imparare a stare a ruota. Sembra facile ma non lo è. Serve affiatamento e tanta capacità di guidare il mezzo.
Nella nuova stagione sei già tornato in pista?
Ho partecipato al ritiro a Gran Canaria con la nazionale, è stata la prima volta che ho pedalato con gli elite. Ho vissuto un’emozione fortissima: avere accanto Ganna, Lamon… Ho avuto modo di confrontarmi con loro, anche se non facevo domande mi davano consigli e suggerimenti anche sulle piccole cose e questo è davvero speciale. Nonostante abbiano vinto tutto sono umili e disponibili. E questo aiuta a creare un bel gruppo dentro e fuori dal velodromo. Sono stato dieci giorni, ma sono davvero volati.
Gli obiettivi del 2022?
In pista ci ho preso gusto e voglio portarla avanti bene, impegnandomi ed allenandomi sempre al massimo. Su strada l’esordio ufficiale non so ancora di preciso quando avverrà. Oggi siamo partiti per il terzo ritiro con la squadra e stabiliremo qualche corsa. Non ho fretta, il bello deve ancora venire.
Intervista realizzata da Stefano Masi per bici.pro