Gianni Faresin

Cresciuto tra le fila della Zalf Euromobil Fior tra i professionisti ha iniziato la propria carriera nel 1988 con la Malvor. In quella stagione corre anche il Giro d'Italia, quello divenuto famoso per la tappa del Passo Gavia corsa in un clima da tregenda.

Si propone come un corridore da corse di un giorno, forte in salita ma non dotato di uno spunto irresistibile in volata: nel 1991 vince Gran Premio Industria e Artigianato (che rivincerà anche nel 1992 e 1997) e il Gran Premio Città di Camaiore. Nel 1995 arriva la vittoria più importante della sua carriera: vince a sorpresa il Giro di Lombardia staccando Daniele Nardello e Michele Bartoli e arrivando solo a Bergamo.

Nel 1997 vince, nella calura di Larciano, il Campionato italiano. Nel 2001 l'ultima vittoria al Trofeo Matteotti. In carriera ha collezionato ben 12 maglie azzurre ai campionati del mondo su strada, correndone 10 e divenendo una pedina fondamentale della nazionale italiana per la sua capacità di leggere la corsa e di essere una sorta di "regista in corsa".

Nel 2004 si è ritirato dal ciclismo. In seguito è entrato nello staff tecnico della sua ultima squadra, la tedesca Gerolsteiner. Con l'esperienza maturata tra i professionisti, è tornato tra i dilettanti prima sull'ammiraglia del Cyber Team Vc Breganze e poi, dal 2007 alla guida della Zalf Desirèe Fior.
 

PALMARES DA PROFESSIONISTA:

1991
Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano
Gran Premio Città di Camaiore

1992
Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano

1994
Gran Premio Città di Cordignano
3ª tappa Giro del Trentino

1995
3ª tappa Hofbrau Cup
Classifica generale Hofbrau Cup
Giro di Lombardia

1996
3ª tappa Giro del Trentino

1997
Campionato italiano su strada
Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano

2000
LUK-Cup Bühl

2001
Trofeo Matteotti